Pontecurone (AL) – Via Santa Maria delle Grazie 29

Casei Gerola (PV) – Via Giuseppe Mazzini 56

Pontecurone paese natale di San Orione

Pontecurone era un’antica stazione sulla Via Postumia a metà strada fra Dertona (Tortona) e Viqueria (Voghera). La Via Emilia è un tratto dell’antica strada consolare contrassegnata da monasteri, ospedali, luoghi di sosta devozionali e commerciali che ospitavano sia i pellegrini diretti ai luoghi santi sia i mercanti in transito dal paese. Nel XIV secolo fu ridisegnato, ingrandito, fortificato sotto i Visconti; la stupenda “Finestra del Barbarossa”, la Torre Civica, la Collegiata di Santa Maria Assunta sono gioielli di epoca viscontea. L’apertura al progresso favorita dalla grande via di transito portò la ferrovia e lo sviluppo di agricoltura, artigianato, commercio e industria con gli stabilimenti di laterizi e il cotonificio. Oggi Pontecurone parla soprattutto di San Luigi Orione nato qui 150 anni fa. I tredici “luoghi orionini” hanno promosso un notevole e devoto turismo religioso.

Prof.ssa Marialuisa Ricotti, vicesindaco e assessore a Cultura e Biblioteca

Il borgo medioevale di Casei Gerola

Il borgo di Casei ha duemila anni di storia. Fu fondato nei primi anni dell’era cristiana, sotto l’impero di Augusto, come avamposto militare a presidio dell’ultimo guado sul Po prima di Piacenza. Da qui il suo nome latino di “Oppidum Casellarum”. In epoca comunale fu unito a Tortona, per poi passare nell’orbita pavese dopo la calata del Barbarossa del 1155. Visse il suo secolo d’oro dal 1420 ai primi anni del cinquecento, quando divenne una delle capitali lombarde della coltivazione del gualdo, grazie all’intraprendenza della famiglia Bottigella. Di quell’epoca rimangono importanti testimonianze artistiche nella Insigne Collegiata di San Giovanni Battista. Successivamente fu feudo dei marchesi Torelli che ampliarono il castello edificato dai Beccaria nel secolo XIV. Nel 1835, unendo ciò che rimaneva dell’antico comune di Gerola, eroso dal Po, assunse il nome di Casei Gerola che conserva tuttora.

Don Maurizio Ceriani, parroco di Casei Gerola e vicario episcopale

Pontecurone paese natale di San Orione

Pontecurone era un’antica stazione sulla Via Postumia a metà strada fra Dertona (Tortona) e Viqueria (Voghera). La Via Emilia è un tratto dell’antica strada consolare contrassegnata da monasteri, ospedali, luoghi di sosta devozionali e commerciali che ospitavano sia i pellegrini diretti ai luoghi santi sia i mercanti in transito dal paese. Nel XIV secolo fu ridisegnato, ingrandito, fortificato sotto i Visconti; la stupenda “Finestra del Barbarossa”, la Torre Civica, la Collegiata di Santa Maria Assunta sono gioielli di epoca viscontea. L’apertura al progresso favorita dalla grande via di transito portò la ferrovia e lo sviluppo di agricoltura, artigianato, commercio e industria con gli stabilimenti di laterizi e il cotonificio. Oggi Pontecurone parla soprattutto di San Luigi Orione nato qui 150 anni fa. I tredici “luoghi orionini” hanno promosso un notevole e devoto turismo religioso.

Prof.ssa Marialuisa Ricotti, vicesindaco e assessore a Cultura e Biblioteca

 

 

Il borgo medioevale di Casei Gerola

Il borgo di Casei ha duemila anni di storia. Fu fondato nei primi anni dell’era cristiana, sotto l’impero di Augusto, come avamposto militare a presidio dell’ultimo guado sul Po prima di Piacenza. Da qui il suo nome latino di “Oppidum Casellarum”. In epoca comunale fu unito a Tortona, per poi passare nell’orbita pavese dopo la calata del Barbarossa del 1155. Visse il suo secolo d’oro dal 1420 ai primi anni del cinquecento, quando divenne una delle capitali lombarde della coltivazione del gualdo, grazie all’intraprendenza della famiglia Bottigella. Di quell’epoca importanti testimonianze artistiche nella Insigne Collegiata di San Giovanni Battista. Successivamente fu feudo dei marchesi Torelli che ampliarono il castello edificato dai Beccaria nel secolo XIV. Nel 1835, unendo ciò che rimaneva dell’antico comune di Gerola, eroso dal Po, assunse il nome di Casei Gerola che conserva tuttora.

Don Maurizio Ceriani, parroco di Casei Gerola e vicario episcopale

 

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